pensiero #39
come spiegarti i miei giorni sospesi? i libri i silenzi e la fame, ma da ore qualcuno prende a pugni un pianoforte e questo è di conforto più del coltello sotto il mio cuscino. senza muovere la testa ti seguo con gli occhi se mi parli e resto avvinghiato serrando i denti al primo lampione per paura che un soffio di vento mi trascini via.