rosario
una lunga catena di rosario attorcigliata come un serpente a sonagli in una campana di vetro su una base in velluto
Non rassegnazione, ma scatto. Digerire il male di colpo. Hanno vantaggio quelli che per indole sanno soffrire in modo irruente e totalitario: così si disarma la sofferenza, la di fa nostra creazione, elezione, rassegnazione. Giustificazione del suicidio.
verrà la morte necessariamente, per cause ordinarie, preparata da tutta una vita, infallibile tant’è vero che sarà avvenuta. Sarà un fatto naturale come il cadere di una pioggia.
bave di schiuma il tuo respiro sopra i miei pensieri e i neri e niente di tutto questo sopravviverà la prima onda
cancellare in nero la mia fotografia sui libretti del macro asilo lasciando visibile qualche dettaglio
è quasi notte siamo seduti sull’erba. sogno di piangere in silenzio con la testa nel cavo del gomito senza sapere perché. dee e rebecca sembra non si accorgano di nulla. o non lo danno a vedere. mia madre potrebbe morire, di nuovo, da un momento all’altro.
una freccia nera conficcata nel cd e la custodia trasparente aperta a parete 28 luglio 2020 un dardo sul cd nero nella custodia trasparente a parete
E so che per sempre sono condannato a pensare al suicidio davanti a ogni imbarazzo o dolore. È questo che mi atterrisce: il mio principio è il suicidio, mai consumato, che non consumerò mai, ma che mi carezza là sensibilità.