Je suis l’Empire
stampa a ricalco su ante, frecce
dimesioni ambientali, 2019
Languore
Sono l’Impero alla fine della decadenza
che vede passare i grandi barbari bianchi
e ne compone stanchi acrostici in stile
aureo dove danza il languore del sole.
L’anima solitaria soffre una noia densa,
laggiù, dicono, lunghe battaglie crudeli,
oh non potervi, preda di fiacche voglie,
oh non volervi fiorire un po’ questa vita.
Oh non volervi, non potervi un po’ morire!
Ah, tutto è bevuto! Batillo, finito di ridere?
Ah, tutto è bevuto, mangiato! Nulla da dire!
Solo una poesia un po’ insulsa da bruciare,
solo un servo un po’ svelto che vi trascura,
solo una noia sconosciuta che vi addolora!
Paul Verlaine
(Traduzione di Andrea Giampietro)